Sisma bonus cosa è, e come funziona la detrazione per tutti gli interventi di adeguamento sismico nei comuni a rischio
Fra le varie conferme dei bonus presenti nella Legge di bilancio 2020, ne spicca uno che riguarda la casa, stiamo parlando del sisma Bonus. Come intuibile dal nome si tratta di un incentivo rivolto all’adeguamento sismico degli edifici con determinate caratteristiche.
Scopriamo allora di cosa si tratta, a chi spetta, l’ammontare delle detrazioni, i limiti di spesa entro cui è fruibile e molto altro.
Sisma bonus 2020: a chi spetta e a quanto ammonta
Il sisma bonus 2020 è un’agevolazione fiscale prevista in favore di chi sostiene spese finalizzate alla messa in sicurezza e all’adeguamento sismico di un edificio. Questo vale per quegli immobili presenti sul suolo italiano, che siano prima o seconda casa o adibiti ad attività produttiva.
L’agevolazione fiscale spetta sia ai contribuenti soggetti all’Irpef sia a quelli soggetti a Ires e riconosce una percentuale fra il 50 e l’80% delle somme spese per adottare misure antisismiche. Ciò deve avvenire su quegli edifici presenti in zone a rischio sismico, denominate zona:
- 1 (comuni ad alta sismicità e comprendono le regioni dove i fenomeni sono più frequenti: Abruzzo, Friuli, Campania, Marche, Lazio e Calabria).
- 2 (medio-alta sismicità, comprende oltre 2.000 comuni).
- 3 (medio basso rischio).
L’importo totale su cui calcolare la detrazione è pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare, ma le aliquote applicate sono diverse in base al tipo di intervento realizzato.
Per fruire dell’agevolazione è necessario che l’adeguamento sismico sia regolarmente certificato. A tal fine sarà determinante la valutazione e il progetto di un professionista in possesso di una laurea in ingegneria o in architettura. Così facendo si potrà ottenere uno sconto compreso fra il 50 e l’85% delle spese.
Inoltre, ricordiamo che fra le spese detraibili, ci sono anche quelle sostenute per la classificazione e la verifica sismica del proprio immobile.
Sisma bonus: percentuali spettanti e modalità di erogazione
L’importo riconosciuto sui lavori antisismici è il seguente:
- 50% quando si fanno interventi che non migliorano la classe sismica dell’edificio.
- 70% per i lavori che apportano il miglioramento di una classe sismica.
- 80% per gli interventi che migliorano l’immobile di 2 classi sismiche.
I condomini possono arrivare fino all’85% di agevolazione, quando i lavori apportano un miglioramento di 2 classi sismiche, dunque hanno diritto ad un 5% ulteriore.
L’agevolazione viene erogata sotto forma di 5 quote annuali delle stesso importo, in sede di dichiarazione dei redditi. Ovviamente, per fare questo il proprietario dell’immobile, oggetto di lavori di adeguamento sismico, deve presentare tutti i documenti che attestino le spese sostenute per questo.
Sismabonus ed ecobonus: detrazione potenziata
Per quelle spese sostenute sulle parti comuni di edifici, come ad esempio quelli condominiali, che comportano non solo una riduzione del rischio sismico, ma anche una ri
qualificazione energetica, c’è la possibilità di ottenere un bonus maggiore.
Infatti, riducendo il rischio sismico di almeno una classe e apportando un efficientamento energetico, si riceve una detrazione potenziata dell’80%. Si può arrivare anche all’ 85%, se la spesa per il doppio intervento comporta il passaggio a 2 classi di rischio inferiori.
In questo caso però la detrazione viene ripartita in 10 quote annuali dello stesso importo (e non 5). Inoltre, è previsto un tetto di spesa agevolabile più elevato, rispetto a
i soli lavori di adeguamento sismico, pari a 136.000 euro per ogni unità immobiliare.
Queste agevolazioni possono essere richieste in alternativa a quelle per i soli interventi antisismici o per la sola di riqualificazione energetica (rientrante fra gli ecobonus).
Sisma bonus in un’unica soluzione: la cessione del credito
Per i contribuenti che desiderano ricevere il sisma bonus in contanti, anziché come detrazione di 5 anni, c’è la possibilità di utilizzare la cessione del credito.
L’operazione può avvenire nei confronti di fornitori o altri soggetti privati, come ad esempio banche e intermediari finanziari. Così facendo in pratica il contribuente può beneficiare dell’erogazione, in un’unica soluzione, della somma che gli spetta.
Vi ricordiamo che il sisma bonus è fruibile sui lavori effettuati nel 2020 e, salvo novità nella prossima Legge di bilancio, dovrebbe essere utilizzabile anche nel 2021. Infatti attualmente la sua scadenza è prevista per il 31 dicembre 2021.