Previsioni del mercato immobiliare nel 2022

Il 2021 è il secondo anno caratterizzato dal Covid, possiamo affermare con una buona dose di certezza che abbia dato conferma della resilienza del settore immobiliare a improvvisi scossoni.

Inizialmente non esistevano termini di paragone per prevedere che cosa sarebbe accaduto al mercato immobiliare durante e dopo la pandemia,

fin da subito molte voci autorevoli citavano il mattone come uno dei settori più lenti a cedere a batoste come quelle che il Covid ha inferto all’economia mondiale.

Non è un caso che sia il 2020 sia il 2021 terminano con numeri di compravendite al rialzo rispetto alle previsioni iniziali.

Grazia ad alcune piattaforme come Immobiliare.it, e tanti altri , riusciamo a fotografare in tempo reale l’andamento di prezzidomanda e offerta,

ponendosi come interprete e anticipatore di quelli che saranno i trend del mercato e della direzione che sta prendendo. Ma da sempre siamo anche attenti ascoltatori di tutte le altre voci autorevoli che insieme a noi studiano e conoscono bene il mondo immobiliare.

È per questo che,  diamo comunque spazio ai massimi esperti italiani del settore immobiliare, che abbiamo intervistato per conoscere aspettative e previsioni sul prossimo anno.

Cinque domande, sempre uguali, per opinioni e punti di vista ogni volta diversi: associazioni di categoria, grandi gruppi di agenzie immobiliari e altri operatori che ci hanno rivelato cosa prevedono per il 2022.

A loro abbiamo chiesto se ci aspetta un anno positivo, dove converrà investire, che cosa cercheranno i clienti, quanto i bonus messi a disposizione dallo Stato influenzeranno l’andamento del settore e, domanda delle domande, se per chi cerca è il momento di comprare casa o di vivere in affitto.

La ripresa del mercato immobiliare che stiamo vivendo impatta su diversi settori collegati in modo più o meno diretto all’edilizia.

Un’analisi condotta dall’Ufficio Studi di vari gruppi di agenzie immobiliari,

mostra come tra i compartimenti che stanno beneficiando della ripresa compaiano anche i box auto e i posti auto.

Nei primi sei mesi del 2021, secondo il report, i prezzi dei box auto nelle grandi città sono cresciuti dello 0,5% con un distaccamento dai prezzi dei posti auto che si sono mantenuti stabili.

Come per i box, anche nel settore delle compravendite la ripresa sta facendo sentire i suoi effetti. I dati dell’Agenzia delle Entrate aggiornati ai primi nove mesi del 2021 mostrano:

  • un incremento degli scambi dei box del 41,9% a livello nazionale;
  • una crescita poco minore, del 39%, nelle grandi città.

L’aumento registrato si conferma valido anche se posto a confronto con i primi nove mesi del 2019, anno non interessato dalla pandemia.

La crescita dei dati riguardanti le compravendite di immobili sta di fatto trascinando anche il mercato dei box,

che rispetto allo stesso periodo del 2020 ha già registrato un incremento del 4,8%. Nella maggioranza dei casi chi acquista un box poi ne fa un uso attivo,

ma una discreta percentuale lo acquista anche per metterlo a reddito (44,1%) vista la maggiore facilità di gestione di un immobile di questa tipologia e i rendimenti interessanti che si aggirano intorno al 6,4% annuo lordo.

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