COMPRARE CASA IN COSTRUZIONE

COMPRARE UNA CASA IN COSTRUZIONE?

ECCO PERCHÉ CONVIENE E QUANTO COSTA L’IVA

Il mercato immobiliare è uno dei settori nei quali, molto spesso, le vendite e le contrattazioni avvengono prima ancora che l’edificio sia inserito nel circuito degli annunci.

Un immobile in corso di costruzione può essere, a tutti gli effetti, venduto.

Accade quando la domanda è più alta dell’offerta e laddove si verifica un incremento demografico o i nuovi edifici ricadono in zone di pregio,

ma ancora in fase di sviluppo (spesso, mancano ancora tutti i servizi pubblici).

I vantaggi di una nuova costruzione

Può essere un affare per chi compra.

Infatti, gli aspetti positivi nel comprare una casa ancora in costruzione sono numerosi.

Ad esempio, l’acquirente:

  • ha la possibilità di personalizzare la sua futura abitazione;
  • può decidere come sistemare infissi, finestre o stanze;
  • può monitorare la fase di realizzazione per tutelarsi da eventuali vizi di costruzione, che una volta individuati, potrebbero essere addebitati al costruttore che deve sanarli;
  • può vigilare sulla certificazione energetica e sul rispetto delle norme di igiene.

In realtà, è anche un affare per lo Stato che si prende la sua percentuale di IVAL’Agenzia delle Entrate (AdE) è stata chiarissima, a riguardo.

La vendita di un fabbricato non ultimato, che non può qualificarsi come edificio, ed è ancora accatastato come terreno edificabile,

è soggetta all’IVA e alle imposte in misura fissa pari a 200 euro.

L’AdE ha fatto chiarezza rispetto alle richieste appellandosi all’articolo 10 del Dpr 633 del 1972, il dispositivo normativo che regola l’esenzione dall’Iva per una serie di casi.

Tra questi ci sono due casi, in particolare, esenti dall’Iva:

  1. Cessione dei terreni per i quali gli strumenti urbanistici non prevedono la destinazione edificatoria.
  2. Cessione di fabbricati e immobili entro 5 anni dall’ultimazione.

Tuttavia, questa norma non tratta espressamente i fabbricati non ancora ultimati, in corso di costruzione e non ancora accatastati come terreno edificabile.

Tanto basta, spiega AdE per considerare l’affare assoggettabile a IVA.

L’AdE però distingue tra:

  1. Terreno edificabile (in questo caso, la vendita della casa in costruzione è soggetta ad IVA).
  2. Terreno suscettibile di utilizzo edificatorio (in questo caso, la vendita è esente da IVA).

Questa operazione è dunque soggetta a IVA fissa, con aliquota ordinaria al 22%, poiché l’AdE non indica l’aliquota dell’imposta.

Quando le aliquote sono agevolate

Le aliquote agevolate, infatti, sono imposte per:

  • L’acquisto e la costruzione di abitazioni non di lusso destinate a prima casa (aliquota 4% – la seconda casa è al 10%).
  • Per l’acquisto di materiali forniti nell’ambito di interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione (aliquota 10%).
  • Per materiali forniti nei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, nell’ambito di un contratto d’appalto (aliquota 10%).

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