COS’È IL CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA E A COSA SERVE

COS’È IL CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA

E A COSA SERVE

La fase di raccolta di tutta la documentazione è uno dei passaggi più delicati quando si acquista o si cede un immobile.

Questo vale a maggior ragione se la proprietà oggetto di compravendita presenta un’area maggiore di 5 mila metri quadrati.

In questo caso infatti è necessario presentare in sede di rogito il Certificato di Destinazione Urbanistica.

Certificato di Destinazione Urbanistica, cos’è e come richiederlo

Stiamo parlando di un documento che contiene al suo interno alcune informazioni specifiche che il notaio può esigere

al momento della formulazione dell’atto di compravendita. Non accade sempre, ma è una prassi frequente.

Tutti i cittadini possono richiederne una copia presso gli uffici tecnici del Comune dove risulta ubicato l’immobile in oggetto.

Ma la procedura non è immediata e anche i costi di emissione possono variare a seconda delle diverse situazioni.

Quali informazioni sono contenute nel Certificato di Destinazione Urbanistica

Innanzitutto è bene chiarire in che cosa consiste il Certificato di Destinazione Urbanistica.

Si tratta di un attestato che riepiloga i dati più importanti relativi ad una proprietà,

in particolare di quelle che presentano un terreno al loro interno o che costituiscono pertinenze di edifici censiti.

Al suo interno vengono elencati i dati catastali (mappale, foglio, particella, interno), alcuni parametri come l’indice di fabbricabilità

e l’indice di dissesto e infine proprio la cosiddetta destinazione urbanistica.

Quanto costa il rilascio del Certificato di Destinazione Urbanistica

Nella maggior parte dei casi viene rilasciato dall’ufficio tecnico comunale entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda,

che può essere recapitata sia di persona che tramite modalità telematica.

Ad ogni modo, viene richiesto di allegare copia del documento di identità per poter verificare che la persona che ne entra in possesso

sia il legittimo proprietario dell’immobile (o un suo erede).

Le spese per la produzione del Certificato di Destinazione Urbanistica prevedono

il pagamento di due marche da bollo del valore di 16 euro ciascuna,

ma è possibile che ne vengano richieste altre se la lunghezza del documento supera le 4 pagine.

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