CASA E MERCATO FINANZIARIO:
COSÌ IL CAPITALISMO INCIDE SU MUTUI E AFFITTI
La casa è diventato negli anni un bene sempre più governato dal mercato finanziario e dai movimenti del capitalismo globale.
La cosiddetta “finanziarizzazione” di questo bene primario incide su molti aspetti fondamentali:
dalle rate e dalle concessioni dei mutui, agli affitti che diventano sempre più alti e proibitivi, passando dalla mancanza di alloggi a prezzi popolari.
Cos’è la finanziarizzazione e come nasce
La finanziarizzazione è un processo attraverso il quale gli attori finanziari assumono un ruolo sempre più rilevante nel sistema economico e sociale.
I beni primari collettivi, come la casa, si riducono a meri strumenti finanziari da scambiare come merce qualsiasi.
Questa tendenza globale nasce alla fine degli anni ’70 con le politiche messe in atto da leader conservatori come
Margaret Thatcher nel Regno Unito e Ronald Regan negli Stati Uniti.
Durante i vent’anni che hanno preceduto la crisi economica del 2008, si è assistito a un taglio progressivo della spesa dedicata all’abitare e
la messa in vendita del patrimonio pubblico.
Espandere gli incentivi fiscali e strumenti di finanziamento per ampliare l’accesso alla proprietà da parte della classe media,
svuotando e privatizzando il patrimonio pubblico, diventa dagli anni Ottanta una priorità.
La crisi economica del 2008, qualcosa cambia
La finanziarizzazione estrema si è scontrata con la crisi economica del 2008, generata dai cosiddetti mutui subprime e
dallo scoppio della bolla immobiliare che dagli Stati Uniti si è diffusa in tutti i mercati globali.
Questi mutui sono stati concessi senza chiedere alcuna garanzia al sottoscrittore e poi immessi nel mercato per disperderne il rischio.
Spingendo l’aumento generale dei prezzi immobiliari e gonfiando la bolla, scoppiata quando il debito è diventato insostenibile.
Una società di affittuari
Secondo molti analisti le conseguenze della finanziarizzazione non sono mai state superate e hanno aperto le porte a quella che oggi è definita una “generazione in affitto”.
Comprare casa diventa sempre più difficile.
Schiacciati da mutui inaccessibili e un’edilizia sociale sempre più ridotta all’osso, non resta che il mercato degli affitti privati.
Che nel frattempo è diventato terra di conquista dei grandi attori finanziari.
Contro questa tendenza e la cronica carenza strutturale di alloggi a prezzi accessibili, si è sollevata negli ultimi anni un’ondata di mobilitazioni,
soprattutto in Europa.