SAN CARLO ALL’ARENA, QUARTIERE DI NAPOLI

SAN CARLO ALL’ARENA, QUARTIERE DI NAPOLI

COSA VEDERE E QUANTO COSTA VIVERCI

Il San Carlo all’Arena di Napoli è un quartiere della bella città di Napoli.

Insieme al quartiere Stella forma la Municipalità n. 3, una area urbana densamente popolata, circa 70 mila residenti, poco meno di Ponticelli e Fuorigrotta.

Una zona popolare che oggi rappresenta le contraddizioni della città partenopea, tra degrado urbano, storia antichissima e necessità di rivalsa.

Per apprezzare e vivere il quartiere di San Carlo all’Arena, bisogna conoscerne la storia e le nobili origini.

Dove si trova il quartiere San Carlo all’Arena

San Carlo all’Arena di Napoli confina con:

  • a sud il quartiere San Lorenzo e Vicaria – piazza Carlo III, via Don Bosco e via Foria;
  • il quartiere Arenella – Via Petravalle;
  • Chiaiano – Via Tommaso De Amicis, Vallone Saliscendi;
  • Piscinola – Via Vecchia S.Rocco;
  • a est con Poggioreale – viale Com. Umberto Maddalena, largo Santa Maria del Pianto.

Origini del quartiere San Carlo all’Arena

Il nome del quartiere deriva dal nome della chiesa che si trova in via Foria, costruita nel 1602 in un territorio che era, in realtà, 

canalone di raccolta delle acque piovane provenienti dalle colline settentrionali e che ha impedito per secoli che la città di espandesse.

Durante i periodi di siccità, il canalone restava secco e da qui il nome di “Arena” inteso come “sabbioso”.

Un quartiere, quello di San Carlo all’Arena, che ha una connotazione prevalentemente agreste fino agli inizi dell’Ottocento.

Si estende tra il canalone di Via Forio e la collina di Capodimonte.

Un insieme di case popolari e borghi antichi come Vergini e Cristallini, interrotto una tantum da palazzi nobiliari o conventi,

come il Complesso dei Miracoli e di Santa Maria degli Angeli alle Croci.

Urbanizzazione dell’area di San Carlo all’Arena

La crescita caotica della città, nell’immediato dopoguerra, la costruzione della tangenziale e la distruzione di ville, giardini,

parchi e aree agricole incluse le antiche cave della Sanità che verranno utilizzate per ospitare autorimesse, fabbriche, officine meccaniche, lavorazione del marmo,

hanno del tutto modificato e cambiato l’assetto urbano del quartiere per sempre.

Cosa vedere a San Carlo all’Arena

Nel quartiere di San carlo Arena è possibile visitare:

  • l’Orto Botanico di Napoli;
  • la chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci, progettata da Cosimo Fanzago nel 1638;
  • Chiesa di Sant’Eframo Vecchio ex convento dei Cappuccini;
  • i Ponti Rossi costruzione romana.

Salendo in direzione della collina di Capodimonte si possono vedere:

  • il Parco di Capodimonte costruito in epoca borbonica;
  • il Museo di Capodimonte sito all’interno del Parco;
  • l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte del XVI secolo chiamato in origine Mira Todos, perché permetteva appunto una vista su tutta la città.

Ma ciò che davvero non può essere ignorata per chi visita il quartiere, per la valenza architettonica della struttura ma,

soprattutto, per la sua storia è il Real Albergo dei Poveri.

Conosciamo il Real Albergo dei Poveri a Napoli

Il Real Albergo dei Poveri è una enorme costruzione voluta da Carlo III di Borbone nel 1751 su progetto di Ferdinando Fuga, ad oggi mai completata.

Anche detto Reclusorio o Serraglio fu costruito su via Foria con lo scopo di ospitare tutti i poveri del Regno di Napoli.

Si tratta del maggiore palazzo monumentale di Napoli e uno dei più grandi in Europa: conta, infatti, oltre 100mila metri quadrati tra parti interne e cortili,

inclusa una chiesa.

I lavori si fermarono nel 1819 e non fu mai concluso, resta però un esempio di barocco napoletano con le oltre 430 stanze su 4 livelli.

L’edificio ospitò bambini e ragazzi orfani, donne e uomini poveri, fino al 1980, quando il terremoto danneggiò l’edificio

lasciandolo al degrado e alla occupazione abusiva.

Negli ultimi anni, per fortuna, il Comune ha promosso la sua ristrutturazione e riqualificazione del palazzo storico.

La chiesa San Carlo all’Arena

Un monumento imperdibile da visitare a San Carlo all’Arena è la sua chiesa omonima, anch’essa situata in via Foria poco prima di Piazza Cavour.

Costruita da Silvestro Cordella su progetto di Giuseppe Nuvolo poco dopo le mura della città, ha subito più di un restauro conservativo:

nel 1837 per opera dell’architetto Francesco De Cesare e, poi, nel 1923.

La chiesa conserva i bassorilievi di Vincenzo Annibale e una scultura che raffigura il Cristo, da non perdere per la sua bellezza,

così come il noto Cristo Velato a San Severo.

Sull’altare è presente il Crocifisso in marmo di Naccherino che venne restaurato dopo l’incendio che in parte lo distrusse. Un’opera a cui gli abitanti del quartiere sono molto devoti.

Vivere a San Carlo all’Arena quanto costa

Abitare a San Carlo all’Arena vuol dire vivere la periferia di Napoli, tra contrasti evidenti e passione per la propria origine.

Costa in media 1.809 €/m² per chi vuole acquistare e 9,77 €/m² per chi cerca una casa in affitto.

*I dati riportati nell’articolo fanno riferimento al mese di ottobre 2022 e sono stati elaborati dagli esperti di Immobiliare.it.

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