NUOVO DIGITALE TERRESTRE DA SETTEMBRE
COSA CAMBIA?
TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE
Il 2024 segna il passaggio (quasi definitivo) al nuovo digitale terrestre DVB-T2 di seconda generazione. Alcuni decoder già presenti in casa non sono compatibili con questa tecnologia audiovisiva. Ma la transizione sarà graduale e progressiva, e comincerà dai principali canali Rai. Vediamo come prepararsi e come farsi trovare pronti allo switch off.
Il digitale terrestre di seconda generazione si definisce DVB-T2, sigla abbreviata che significa “Digital Video Broadcasting – 2° Generation Terrestrial”. Questo nuovo standard europeo per visualizzare e ascoltare le immagini audiovisive del televisore digitale è stato avviato già nel 2017 con la messa in commercio di televisori adatti alla tecnologia.
Il DVB-T2 è una versione più estesa dello standard europeo DVB-T di prima generazione. Con il nuovo digitale terrestre il televisore includerà più sistemi di codifica del segnale, e sarà pronto per i futuri standard di codifica audio e video. Significa che con il DVB-T2 per diversi anni non dovremo più cambiare TV e decoder.
Con lo standard DVB-T2 il televisore di casa potrà trasmettere audio e video a una velocità maggiore del segnale. Infatti, i bit rate (che è l’unità di misura per calcolare questa velocità) aumenteranno anche di oltre 30%, a pari condizioni di canale del DVB-T di prima generazione.
I ricevitori DVB-T2 possono captare i segnali del DVB-T, ma chi ha un televisore DVB-T non potrà ricevere il segnale del nuovo standard di seconda generazione. Alcuni dispositivi non sono compatibili, perciò bisognerà cambiare decoder o televisore. Ecco come capire se il nostro apparecchio televisivo è compatibile.
Come capire se il televisore va bene per il nuovo digitale
Esistono tre metodi pratici per capire se la tv di casa è compatibile o meno con il nuovo digitale terrestre DVB-T2. Ecco come fare. Con il telecomando
Il primo metodo è semplice. Sarà sufficiente prendere il telecomando, cercare la voce “Sintonizzatore digitale” dal menu principale. Se è compatibile, deve apparire la dicitura DVB-T2 HEVC/H26.
Su Google
Per il secondo metodo è sufficiente “googlare” e digitare sul motore di ricerca la seguente frase: “modello TV DVB-T2 HEVC Main10”. Appariranno siti dove poter verificare se il modello del nostro televisore è compatibile o meno al nuovo standard.
Sul portale del produttore
Possiamo digitare su Google il nome del modello completo dell’apparecchio televisivo e verificare dal portale ufficiale della casa di produzione.
Se il televisore è di recente produzione, sarà sufficiente acquistare un nuovo decoder compatibile per il nuovo standard.
Quale decoder e tv comprare per il nuovo digitale Terrestre
Qualora il televisore non risultasse compatibile al nuovo standard, bisognerebbe acquistare un nuovo decoder per il digitale terrestre DVB-T2. Ci sono due possibilità per adeguarsi al nuovo standard. Ecco come fare.
Cambiare solo il decoder
Se il televisore è di recente produzione (dal 22 dicembre 2018 in poi), sarà sufficiente acquistare un nuovo decoder compatibile con il DVB-T2, che costa circa 30 euro negli store fisici e online.
Oppure è possibile affiancare al nuovo decoder compatibile, il codec HEVC Main10.
Cambiare il televisore
È possibile che il televisore già presente in casa sia stato acquistato prima del 22 dicembre 2018. A questo punto è probabile che non sia compatibile con il nuovo digitale terrestre. In questo caso sarà sufficiente acquistare un apparecchio televisivo nuovo, di quelli attualmente in commercio, che sono obbligatoriamente compatibili con il DVB-T2.
Prima di acquistare apparecchi nuovi, sarebbe meglio verificare se ci sono Bonus tv e decoder disponibili.
A quando il passaggio al nuovo digitale Terrestre
La Rai sarà la prima emittente a trasmettere con il nuovo digitale terrestre dal 1° settembre 2024, ma non sarà lo switch off definitivo. Infatti, i canali principali del servizio pubblico potranno essere visualizzati con il vecchio standard DVB-T per un periodo finestra non ancora stabilito. Dopo la Rai, seguiranno gli altri canali.
I canali compatibili con il DVB-T2 saranno visibili attraverso la nuova tecnologia di trasmissione multiplex (Mux).
Cosa sono i Mux
“Mux” è il termine abbreviato di “multiplex”. Con questa tecnologia è possibile visualizzare più canali televisivi e radiofonici sulla stessa banda di frequenza, a una velocità di trasmissione molto più elevata.
Per gli operatori televisivi e gli editori significa che potranno trasmettere più emittenti televisive sul Mux di un altro canale, e viceversa. Più canali e trasmissioni saranno all’interno dello stesso multiplex, come un pacchetto con più emittenti che utilizzano meno frequenze. Questo cambiamento rappresenterà un risparmio per le emittenti televisive e radiofoniche, con maggiore qualità e velocità del segnale.
Per il pubblico da casa significa, invece, che bisognerà risintonizzare i canali del decoder, per migliorarne la ricezione. I decoder compatibili con il nuovo digitale terrestre di seconda generazione agganciano i canali da soli con la sintonizzazione automatica.