CASE, VENDITE IN AUMENTO NEI PRIMI MESI DEL 2022

Case, vendite in aumento nei primi mesi del 2022

Ennesima conferma del trend rialzista degli acquisti di abitazioni in Italia:

da gennaio a marzo 2022 sono state vendute il 12% di case in più rispetto allo stesso trimestre del 2021, per un totale di oltre 181mila abitazioni.

In particolare, secondo l’Osservatorio dell’agenzia delle Entrate, le abitazioni acquistate nel primo trimestre del 2022

sono quasi 20mila in più rispetto allo stesso trimestre del 2021.

Nelle otto principali città italiane le vendite sono salite del 14,1%, con quasi 4 mila abitazioni acquistate in più rispetto allo stesso trimestre del 2021.

Milano è la città che guida i rialzi, con +36% di acquisti rispetto al primo trimestre del 2021.

È qui che arriva la liquidità pronta a investire in appartamenti da mettere a reddito,

tanto che qualcuno inizia ad avanzare l’ipotesi del rischio di una bolla immobiliare.

Seguono, a distanza, Palermo (+15,5%), Bologna (+11,1%) e Firenze (+10,2%).

Roma, in cui si concentra circa il 30% del mercato complessivo delle metropoli, con oltre 9mila transazioni fa registrare un +6,4%.

La città è interessante per i grandi investitori, ma ancora stenta a seguire le performance di Milano.

Troppe le incognite amministrative e burocratiche e i tempi di realizzazione degli interventi.

Per i box e i posti auto, nelle otto principali città le compravendite nel primo trimestre 2022 presentano,

nel confronto con il 2021, una crescita dei volumi di scambio del 13%, superiore al dato nazionale (+8,9%).

I dati mostrano aumenti superiori al 40% a Palermo e Milano, un dato sostanzialmente stabile a Torino e Roma (0,7% e 0,6%)

e un unico decremento di lieve entità a Genova (-0,7%), in ripresa rispetto al dato più negativo dello scorso trimestre.

A livello geografico per i capoluoghi la crescita è stata dell’11,1% (circa 5.800 abitazioni compravendute in più rispetto al primo trimestre del 2021),

nei comuni minori, non capoluogo, le vendite sono salite del 12,5% (con circa 13.600 abitazioni vendute in più del primo trimestre del 2021).

L’aumento degli scambi, risulta superiore al 13%, rispetto al primo trimestre 2021, in tutte le aree geografiche del Paese,

ad eccezione del Nord Est in cui la variazione tendenziale si ferma al 6,5%.

Si rilevano dei picchi intorno al 16% in corrispondenza dei comuni minori del Centro e delle Isole.

La superficie media delle abitazioni passate di mano complessivamente è in leggera diminuzione rispetto al primo trimestre 2021 (-1,2 mq),

diminuisce soprattutto al Nord e risulta, invece, pressoché stabile nelle altre Aree del paese.

La crescita degli scambi coinvolge tutti i segmenti dimensionali, come emerge dal confronto con lo stesso trimestre del 2021.

In particolare, si registra una crescita relativamente maggiore delle abitazioni di tagli medio-piccoli.

Tra queste, infatti, le abitazioni di dimensione compresa tra 50 mq e 85 mq, che riguardano la quota maggiore degli acquisti (30,9%),

mostrano il tasso di variazione più elevato e pari al +14,5% rispetto al primo trimestre 2021.

Quali le variabili che pesano sul mercato?

Il primo periodo del 2022 è stato contrassegnato da segnali di rallentamento dell’economia globale sia per la diffusione della variante Omicron del coronavirus e,

successivamente, per i tragici eventi connessi all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Non solo.

«Il rialzo dei prezzi dell’energia ha spinto pressoché ovunque la crescita dell’inflazione, con livelli mai sperimentati negli ultimi vent’anni – spiega il report -.

La guerra in Ucraina ha inoltre incrementato la volatilità in molti settori economici, con probabili impatti anche sull’andamento del mercato immobiliare».

Oltre la metà, il 51,9%, degli acquisti da parte di persone fisiche è stato finanziato con mutui,

per i quali il tasso medio di interesse aumenta all’1,89% nel primo trimestre 2022, 8 punti base in più del trimestre precedente,

mentre il capitale di debito contratto dalle persone fisiche per acquistare abitazioni ammonta a circa 12,4 miliardi di euro,

circa 1,5 miliardi di euro in più dello stesso trimestre del 2021 (+13,9%)

Il tema dei tassi di interesse è il nodo cruciale del mercato.

Sarà questo il termometro per capire se gli italiani che devono rivolgersi alle banche continueranno o meno a comprare case.

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