ALBERO DI NATALE VERO O FINTO?

ALBERO DI NATALE VERO O FINTO

QUALE RISPETTA L’AMBIENTE?

Nel 2017 ne sono stati venduti 3,8 milioni e l’88% degli italiani ne ha uno in casa.

Che cos’è? Ma l’immancabile albero di Natale che nel periodo delle feste diventa imprescindibile per le famiglie italiane!

7 italiani su 10 ritengono inoltre che sceglierne uno artificiale sia una scelta più sostenibile e che contribuisca alla salvaguardia delle foreste.

Ma è davvero così?

L’albero di Natale naturale: cosa sapere

Gli alberi di Natale naturali che acquistiamo probabilmente non hanno mai visto un bosco.

Essi arrivano da vivai specializzati nella coltivazione di abeti natalizi, posti preferenzialmente in

Danimarca, Germania, Finlandia e Ungheria.

Il costo ambientale di questi alberi è dato, oltre che dai prodotti usati per la loro coltivazione e salute,

anche dai chilometri percorsi dai trasportatori su gomma che li portano fino in Italia,

situazione che si verifica analogamente anche per gli alberi di Natale artificiali.

Esiste però anche la possibilità si dotarsi di un albero di Natale naturale a chilometro zero:

l’abete rosso natalizio che viene prodotto in Toscana, in provincia di Arezzo e Pistoia, ed in Veneto.

L’albero di Natale artificiale sono ecologici?

Gli alberi veri sono più ecologici rispetto a quelli artificiali.

Il problema principale è che questi ultimi sono fatti in materiali plastici come PVC o polietilene o altri derivati del petrolio:

tutti materiali difficilmente riciclabili.

In dettaglio, è stato calcolato che un albero artificiale di due metri consta di circa 40 chilogrammi di emissioni di gas serra:

più del doppio di un albero reale e più di dieci volte quello di un vero abete che viene utilizzato per produrre energia o sostanza organica!

Inoltre, il 66% delle emissioni di gas serra legate all’albero artificiale è correlato all’uso della materia prima petrolio,

il 25% è dato dalle fasi di fabbricazione dell’albero, ed il restante 9% dal trasporto.

Inoltre, gli alberi veri, durante il periodo di crescita in vivaio, assorbono anidride carbonica dall’atmosfera,

contribuendo a mitigare l’effetto serra e quando vengono prelevati sono sostituiti da altre giovani piante nello stesso vivaio,

che continuano a loro volta ad assorbire anidride carbonica dall’atmosfera.

Qual è la scelta più sostenibile?

Considerando l’impronta ecologica, a vincere è l’albero di Natale naturale.

Se poi volete limitare al minimo le emissioni, il consiglio è ricorrere all’opzione a chilometro zero,

rifornendovi da vivaisti locali che seguono metodiche di agricoltura biologicasenza fertilizzanti chimici né pesticidi.

Buttare l’occhio anche ai marchi di certificazione ambientale come il Forest Stewardship Council e il Pan European Forest Certification,

che garantiscono il rispetto di norme di coltivazione ambientalmente sostenibili.

Inoltre, passato il Natale, l’albero vero con radici, in vaso o in zolla, può essere riusato per più anni o trapiantato in giardino,

anche se le probabilità che la pianta attecchisca sono mediamente basse, considerato lo shock termico e fisico del periodo delle feste.

E se avete già un albero finto?

Continuate a utilizzarlo e, quando sarà arrivato il momento di sostituirlo, ricorrete a quello vero!

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