Per i giovani under 36 ma non solo: ottenere un mutuo al 100 per cento, se si possiedono i requisiti,
può essere un buon modo per acquistare una casa praticamente senza soldi.
Ecco allora, secondo alcuni comparatori, in quali banche si trovano le migliori offerte di mutuo al 100 per cento.
Tra i vantaggi di un mutuo al 100 per cento c’è senz’altro quello di non dover dare anticipo;
tra gli svantaggi, quello di dover fornire garanzie molto più corpose, dato che le banche sono generalmente più restie a concedere l’intero valore di un immobile.
O meglio, lo erano: con il decreto Sostegni Bis, almeno per i giovani under 36 il tutto è diventato più accessibile dato che la garanzia sulla quota capitale la fornisce lo Stato.
Le migliori offerte di mutui al 100 per cento
Simulando la richiesta di un 30enne della provincia di Roma con un reddito di 1.700 €, per un importo del mutuo di 100.000 euro e 130.000 a 30 anni,
per un valore dell’immobile sempre di pari importo, secondo MutuiOnline.it queste le migliori offerte di mutuo 100 per cento a febbraio 2022:
- Mutuo Giovani Crédit Agricole Tasso Fisso a 324 € al mese, Tan 1,05% e Taeg 1,28%. Le spese di istruttoria sono di 1.000 €, quelle di perizia 201 €. Riservato ai privati di età compresa tra i 18 e i 36 anni non compiuti al momento della stipula con ISEE non superiore ai 40.000 annui.
- Mutuo con Garanzia Consap Tasso Fisso di Banco di Sardegna a 329 € al mese, Tan 1,15% e Taeg 1,29%. Le spese iniziali sono per l’istruttoria di 390 € e la perizia di 280 €.
- Mutuo Giovani Fondo di Garanzia Prima Casa Tasso Variabile di Intesa Sanpaolo a 389 € al mese Tan 0,50% e Taeg 0,55%. Zero spese di istruttoria, mentre le spese di perizia ammontano a 320 €. Riservato sempre ai giovani con età inferiore a 36 anni e un ISEE entro i 40.000 €
- Mutuo Giovani Under 36 con Fondo di Garanzia Consap Variabile Vantaggio Opzione di BPER Banca a 394 € al mese Tan 0,60% e Taeg 0,72%. L’istruttoria costa 390,00 €, la perizia 280,00 €. Riservato ai giovani under 36 con un ISEE non superiore ai 40.000 euro, per questo offre l’esenzione dell’imposta sostitutiva.
Facile.it, oltre ai mutui elencati più sopra, individua un’ulteriore offerta simulando la richiesta di un mutuo a tasso fisso di €160.000 euro da rimborsare in 25 anni (valore €180.000, abitazione situata a Roma).
Si tratta di Mutuo Giovani Under 36 – BPER con rata da 613,92, Tan 1,15%, Taeg 1,24% spese di istruttoria pari a €390 e spese di perizia pari a €280. Prevede la concessione dell’intero importo dietro garanzia statale e le agevolazioni fiscali previste dal Decreto Sostegni Bis.
Il calo delle surroghe fa scendere la domanda di mutui in Italia.
Lo dice il Barometro Crif, che segnala al contempo un boom nel comparto prestiti.
“Se la performance della domanda di mutui continua a scontare il progressivo ridimensionamento delle surroghe,
analizzando la dinamica degli ultimi anni si evidenzia un significativo aumento delle richieste di credito finalizzato,
sostenuto anche dalla vivacità delle generazioni più giovani che hanno adottato nuove modalità di acquisto rateizzato anche per beni di importo contenuto.
Le richieste di mutui immobiliari a inizio 2022, secondo Crif, sono scese del 28,2 per cento a causa del calo delle surroghe.
In compenso a gennaio risulta in ulteriore crescita (+5,4%) l’importo medio dei mutui richiesti, che si è attestato a 143.030 Euro facendo segnare il record assoluto degli ultimi 10 anni.
“Per quanto riguarda i mutui, il primo mese dell’anno ha fatto registrare un’accentuazione di alcuni trend già in atto negli ultimi trimestri.
In particolare, l’andamento della domanda risente della contrazione del bacino di contratti per i quali risulta ancora conveniente la rinegoziazione e questo contribuisce anche a un innalzamento dell’importo medio richiesto.
Al contempo, anche a gennaio si conferma la propensione degli italiani verso piani di rimborso più lunghi, con più dell’80% delle richieste che prevede una durata superiore ai 15 anni.
L’incidenza degli under 35, infine, cresce ancora e arriva al 33,8% del totale contro il 29,5% di un anno fa”.