Mutui più cari, come difendersi scegliendo la surroga:
le migliori offerte di oggi
Con l’aumento dei tassi Bce i tassi di interesse dei mutui seguono a ruota, rendendo la rata più cara.
Come difendersi dal caro mutui? La surroga, secondo MutuiSupermarket.it, potrebbe essere la soluzione.
Secondo l’ultimo Osservatorio, se negli ultimi mesi si attestava tra l’8% e il 10% delle richieste,
a settembre la domanda di surroga ha fatto un balzo in avanti che l’ha riportata al 16% del totale delle richieste.
Surrogare il mutuo conviene?
Perché surrogare un mutuo oggi? Chi ha sottoscritto negli ultimi anni mutui a tasso variabile e oggi teme un aumento incontrollato della rata
può fare la scelta di surrogare il proprio mutuo da un tasso variabile a uno fisso o a un variabile con cap per una maggiore una tutela:
di fatto significa infatti essere protetti dalle oscillazioni impreviste del tasso variabile.
Chi è titolare di un mutuo a tasso variabile, oggi non ha modo di ottenere un risparmio immediato,
ma dovrà chiaramente prendere atto che subirà un aumento del tasso di interesse fino al 3% – 3,5%, sia che surroghi sia che continui a tenersi il proprio mutuo a tasso variabile.
La surroga però offre due opportunità: innanzitutto di tutelarsi da un aumento dei tassi fuori controllo oltre le previsioni attuali con una surroga a tasso fisso o variabile con cap,
determinando un tetto rispetto agli aumenti futuri del costo del proprio mutuo;
e di contenere l’aumento della rata che la sottoscrizione di un mutuo a tasso fisso o variabile con cap comporta,
allungando di qualche anno la durata residua del mutuo e distribuendo su più anni il rimborso del mutuo.
Mentre i tassi fissi sono sempre oggetto di revisione mensile, dall’analisi dell’andamento dell’IRS nel corso del mese di settembre è plausibile che i tassi fissi già dal prossimo mese aumentino di almeno 20 punti base.
Al contrario i mutui a tasso variabile con cap sono oggetto di revisione delle soglie cap con minore frequenza.
Di conseguenza, un aspirante surrogatore, che iniziasse oggi l’istruttoria del proprio mutuo, realisticamente stipulerebbe il mutuo a ottobre o novembre.
Se optasse per un mutuo a tasso fisso è possibile che ottenga un mutuo ad un tasso di almeno 20 punti base superiore rispetto alle condizioni attuali;
se invece optasse per un mutuo a tasso variabile con cap con ogni probabilità otterrebbe le soglie cap attuali.
Oggi prender tempo di sicuro non paga, nei prossimi mesi ci aspettano aumenti del costo del denaro e conseguentemente dei mutui,
quindi più tardi si stipulerà più care saranno le condizioni offerte dalle banche.
Tassi Bce in aumento, di quanto salirà la rata del mutuo
La BCE ha già annunciato ulteriori aumenti e analizzando l’andamento dei futures sull’Euribor 3 mesi pare che i mercati si aspettino
un ulteriore aumento di 50 punti base entro la fine dell’anno e di ulteriori 50 punti base nella prima metà del 2023.
Ne consegue che tra meno di un anno, con ogni probabilità il costo del denaro a tasso variabile oscillerà tra il 2,25% e il 2,50%.
Sommando questo costo del denaro alla media dei migliori spread applicati ai mutui a tasso variabile sottoscritti negli ultimi 3 anni,
è estremamente probabile che tali mutui vedranno il proprio tasso superare il 3,30% – 3,50% entro giugno del prossimo anno.
Un aumento di 50 punti base per un capitale di 100.000 euro comporta un aumento della rata mensile di poco superiore ai 20 euro in funzione della durata residua del mutuo:
questi mutuatari subiranno a breve un aumento di 0,75% e un ulteriore punto percentuale nei prossimi mesi.
Si troveranno a pagare oltre 70 euro in più al mese da qui a giugno 2023.
I migliori spread sui mutui oggi
In base allo storico dei migliori spread sui mutui a tasso variabile, per mutuatari che avessero sottoscritto un mutuo all’80% di LTV,
queste sono le medie dei migliori spread offerti per anno di stipula: nel 2019 si parla di un 1,16%; nel 2020 di un 1,02% e nel 2021 di 1,07%.
Il costo del denaro è stato appena portato all’1,25% con decorrenza 14 settembre e non ci vorrà molto perché sia l’Euribor 1 mese sia quello a 3 mesi si allineino a questo valore.
I tassi dei mutui oggi
La media delle rilevazioni mensili dell’indice di riferimento per i mutui a tasso fisso IRS a 20 anni nel mese di settembre 2022 registra un aumento dello 0,45% attestandosi a 2,46%.
Il Minimo negli ultimi dodici mesi è stato registrato a agosto 2021: 0,26%.
L’analogo indice per i mutui a tasso variabile EURIBOR 3 mesi nel mese di settembre 2022 registra una media di 0,80% in aumento dello 0,41%.
Il Minimo è stato registrato a dicembre 2021: -0,58%.
Ad oggi i migliori tassi fissi in caso di surroga variano tra il 3,10% e il 3,30%, mentre i migliori tassi variabili con cap; pur avendo degli spread piuttosto elevati tra l’1,60% e il 2%,
offrono dei cap interessanti tra il 3,30% e il 3,60%.