PREZZO DELLE CASE USATE, STABILE A LUGLIO

Prezzo delle case usate resta stabile a luglio.

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Prezzi delle case usate in frenata in Italia a luglio, fermi ai 1.827 euro/m2 del mese anteriore.

Il tasso annuo di apprezzamento delle abitazioni è stato dell’1,3% secondo l’ultimo indice dei prezzi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.

Regioni

A livello regionale l’Italia risulta equamente suddivisa in 10 aree con variazioni positive e altrettante che evidenziano una tendenza negativa.

I maggiori rialzi spettano a Lombardia (0,8%), Sicilia (0,7%), Trentino-Alto Adige e Sardegna (entrambe raggiungono lo 0,7%).

Aumenti in altre sei regioni, compresi tra lo 0,3% dell’Abruzzo e lo 0,1% della Puglia.

Di contro, i maggiori indici di ribasso toccano Friuli-Venezia Giulia (-2,1%), Valle d’Aosta (-1,3%), Calabria e Liguria (entrambe segnano una variazione negativa del -0,7%).

Si registrano cali minori in altre sei regioni, compresi tra il -0,4% del Piemonte e il -0,1% dell’Umbria.

La regione con prezzi al metro quadro sono più elevati è il Trentino-Alto Adige, con i suoi 2.662 euro al metro quadro.

La seguono Valle d’Aosta (2.570 euro/m²), Liguria (2.478 euro/m²) e Toscana (2.344 euro/m²).

Prezzi superiori alla media italiana anche per il Lazio (2.174 euro/m2) e la Lombardia (2.048 euro/m2).

Sotto la media le restanti 14 regioni, i cui prezzi al metro quadro vanno degradando dai 1.756 euro dell’Emilia-Romagna fino agli 875 euro del Molise.

Province Tendenza contrastata anche nelle (106) province monitorate; 8 di queste sono stabili rispetto a giugno.

Le province in terreno positivo sono trainate da Belluno e Bolzano, rispettivamente con incrementi del 5,2% e del 3,2%.

Altre 46 province evidenziano rialzi compresi tra il 2,6% di Agrigento e lo 0,1% di Pistoia.

All’estremo opposto, le province i cui prezzi hanno subito i maggiori ribassi sono Sondrio (-3,5%), Trieste (-3%) e Udine (-2,3%).

A livello di prezzi, la provincia italiana più cara si conferma essere Bolzano con i suoi 4.347 euro al metro quadro.

La seguono Milano (3.209 euro/m²) e Savona (3.097 euro/m²).

Valori immobiliari superiori alla media italiana in altre 27 aree provinciali comprese tra i 3.020 euro di Lucca ed i 1.853 euro di Latina.

Di contro, i mercati più economici sono Biella (617 euro/m²), Caltanissetta (678 euro/m2) e Isernia (714 euro/m2).

Capoluoghi

La tendenza cittadina dei prezzi dell’usato vede una lieve prevalenza di aree in ripresa, sono 52 su 107 capoluoghi monitorati, trainate da Mantova (4,2%), Campobasso (3,3%) e L’Aquila (2,4%). Per quanto riguarda i grandi mercati cittadini, si registrano rialzi a Palermo (1,7%), Bologna (0,9%), Firenze (0,3%) e Roma (0,2%).

In calo Milano (-0,1%), Torino (-0,3%), Napoli (-0,5%) e Venezia (-0,6%). I maggiori ribassi del mese spettano ad Agrigento (-5,3%), Oristano (-3%) e Barletta (-2,6%).

Milano (4.822 euro/m2) si conferma anche a luglio la città più cara dove acquistare casa, seguita da Bolzano (4.479 euro/m2) e Venezia (4.394 euro/m2).

Prezzi superiori alla media nazionale in altri 33 capoluoghi compresi tra Firenze (4.006 euro/m2) e Bari (1.846 euro/m2).

Sul versante opposto della classifica dei valori immobiliari, Biella (699 euro/m²) è il capoluogo più economico davanti a Caltanissetta (733 euro/m²) e Ragusa (750 euro/m²).

 

Nota metodologica

A partire dal rapporto relativo al secondo trimestre del 2022, abbiamo aggiornato la metodologia di calcolo per la determinazione del prezzo delle abitazioni rimuovendo gli annunci di aste dal campione storico di idealista (da gennaio 2012 ad oggi).

Tale approccio permette di minimizzare le distorsioni statistiche derivanti dai prezzi di questi annunci, che non rispecchiano l’effettiva richiesta del proprietario,

ma il prezzo di base d’asta (prezzo inferiore al suo valore), e garantisce la massima accuratezza del nostro report.

Dal 2021 abbiamo osservato una presenza crescente di annunci di aste sul portale,

soprattutto nelle aree urbane, da qui la scelta di intervenire per rimuovere gli annunci prima di procedere al calcolo per minimizzare le distorsioni del campione e far sì che le serie di prezzi generate siano più stabili e rappresentino al meglio i prezzi di offerta.

Nel 2019 idealista aveva introdotto una nuova metodologia di calcolo tesa a rendere la nostra analisi dell’evoluzione dei prezzi,

specialmente in aree di piccole dimensioni, ancora più robusta che in passato.

Per evitare salti nella nostra serie, i dati dal 2007 erano stati ricalcolati con la nuova metodologia.

Su raccomandazione del team statistico di idealista/data, divisione specializzata nella gestione di grandi volumi di informazioni e nel data modeling,

avevamo aggiornato la formula per indicare il prezzo medio con maggiore certezza:

oltre a eliminare gli annunci atipici e con i prezzi fuori mercato, si calcola il valore mediano invece del valore medio.

Con questo cambiamento, oltre ad affinare ulteriormente il nostro indice rendendolo più rispondente alla realtà del mercato,

omologhiamo la nostra metodologia a quelle applicate in altri Paesi per ottenere dati immobiliari.

Tra le tipologie immobiliari che compongono il campione da analizzare, vengono incluse le case unifamiliari (viletta o chalet),

mentre sono esclusi gli immobili, di qualsiasi tipo, che sono rimaste nel nostro database senza ottenere interazioni utente per molto tempo.

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