COME SI FA A CALCOLARE LA RENDITA CATASTALE DI UN IMMOBILE?
Per effettuare i calcoli ai fini fiscali IMU o IRPEF di un immobile o di un terreno agricolo è necessario conoscere la rendita catastale.
Per gli immobili censiti e accatastati, questo valore è riportato sull’atto di acquisto della casa o sulla visura catastale.
Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta, la terminologia corretta e i coefficienti da applicare per eseguire i calcoli.
Cos’è il valore catastale di un immobile?
La rendita catastale, che viene rivalutata attraverso specifici coefficienti strettamente dipendenti dalla categoria catastale di appartenenza dell’immobile,
va a determinare il valore catastale.
A differenza della rendita, il valore rappresenta la base di calcolo essenziale per determinare il pagamento delle imposte di diversa natura tra le quali,
ad esempio, le imposte di donazione o di registro.
In sintesi, il valore catastale è la base imponibile a cui vengono applicate le aliquote delle varie imposte collegate al possesso di una proprietà
ed è un dato utile per la compravendita, per il trasferimento di una proprietà oppure di un’unità immobiliare.
Come si ottiene la rendita catastale di un immobile?
Per eseguire il calcolo della rendita catastale di un immobile, bisogna moltiplicare la consistenza catastale per la tariffa d’estimo.
Grazie a questo valore, è possibile ottenere il valore catastale e le conseguenti imposte.
Come si fa a calcolare il valore catastale di un immobile? Ecco i coefficienti
Il valore catastale si ottiene moltiplicando la rendita catastale per uno specifico coefficiente di rivalutazione.
In particolare:
- per gli immobili del gruppo A, C, D, E è pari al 5%;
- per gli immobili di categoria B è pari al 40%.
Questo valore va successivamente moltiplicato per un altro coefficiente che varia in base alla categoria di appartenenza dell’immobile. Nel dettaglio, si tratta del:
- 110 per la prima casa;
- 120 per i fabbricati del gruppo A o C;
- 168 per i fabbricati di categoria B;
- 60 per i beni immobili nel gruppo A/10 e D;
- 40,80 per i fabbricati delle categorie C/1 ed E;
- 112,50 per i terreni non edificabili.
Quando cambia la rendita catastale di un immobile?
La rendita catastale, essendo correlata a una normativa che può modificare i parametri utili, può subire delle variazioni nel corso del tempo.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.