CON 20 ANNI DI LAVORO, SI PUÒ SMETTERE DI VERSARE I CONTRIBUTI?

CON 20 ANNI DI LAVORO, SI PUÒ SMETTERE DI VERSARE I CONTRIBUTI?

Si può smettere di versare i contributi, se si hanno raggiunto i 20 anni di versamenti?

La risposta non può essere univoca: se, infatti, è vero che

con 20 anni di contributi pagati si soddisfa il requisito contributivo per la pensione di vecchiaia ordinaria,

è altrettanto vero che questo non è l’unico requisito necessario per poter beneficiare della pensione.

Il lavoratore, infatti, deve avere anche almeno 67 anni di età per poter andare in pensione.

Il pensionamento anticipato ordinario: quando?

Per poter andare in pensione prima, senza la necessità di soddisfare i requisiti anagrafici,

è necessario avvalersi del pensionamento anticipato ordinario.

Questo tipo di pensionamento prevede per gli uomini 42 anni e 10 mesi di contributi versati

(e non 20 anni come nel caso del pensionamento di vecchiaia per chi ha raggiunto i 67 anni di età)

e per le donne 41 anni e 10 mesi, un anno in meno rispetto agli uomini.

 


Non si versano i contributi solo se non si lavora

Come dicevamo,

sono il raggiungimento dei 67 anni di età uniti ai 20 anni di contributi versati i requisiti richiesti per ottenere la pensione di vecchiaia.

Per assurdo, questo significa che chi ha pagato le tasse per 20 anni,

potrebbe anche smettere di versare i contributi e attendere di soffiare le sue 67 candeline, ma attenzione:

in attesa di arrivare a quel traguardo anagrafico non potrebbe però lavorare.

Non è infatti ammissibile lo svolgimento di una professione retribuita, senza il versamento dei contributi.

E non solo: sono previste anche pesanti sanzioni per chi lavora senza versare i contributi pensionistici.

Il pensionamento anticipato ordinario

Rappresentano un caso a sé i lavoratori liberi professionisti iscritti alla gestione Separata.

Per questi soggetti, qualora non vi sia la produzione di reddito attraverso la propria attività lavorativa e,

quindi, non vi sia stata alcuna emissione di fatture, non occorre obbligatoriamente versare i contributi pensionistici.

Gestione Separata e gestione commercianti a confronto

La gestione Separata è regolamentata in maniera differente rispetto alla gestione commercianti.

A differenza degli iscritti alla gestione Separata,

gli iscritti alla cassa della gestione commercianti sono invece obbligati a versare i contributi,

anche se non guadagnano nulla nel corso dell’anno.

Seppur in una misura minima, i commercianti sono tenuti al versamento,

mentre l’iscritto alla gestione separata non sottostà ad alcuna soglia minima e versa i contributi esclusivamente in caso di effettivo guadagno.

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